La prima guerra del Golfo, conosciuta anche come la guerra Iran-Iraq, è stata un conflitto che ha avuto luogo tra l'Iran e l'Iraq dal settembre 1980 all'agosto 1988. La guerra è stata provocata da una serie di controversie territoriali e politiche tra i due Paesi e ha visto la morte di centinaia di migliaia di persone da entrambe le parti.
La guerra è iniziata quando l'Iraq di Saddam Hussein ha invaso l'Iran, cercando di sfruttare la debolezza politica e militare del Paese in seguito alla rivoluzione iraniana del 1979. L'Iraq sperava di stabilire il proprio controllo sulla regione del Khuzestan, ricca di petrolio, ma si è trovato di fronte a una strenua resistenza da parte delle forze armate iraniane.
La guerra è stata caratterizzata da intense battaglie terrestri, aeree e navali, e ha visto l'uso di armi chimiche da entrambi i contendenti. Il conflitto si è concluso con un cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite nel 1988, senza alcun vincitore chiaro. Entrambi i Paesi hanno subito pesanti perdite umane e materiali, e la guerra ha avuto conseguenze disastrose per l'economia e la società di entrambi i Paesi.
La prima guerra del Golfo ha avuto importanti ripercussioni politiche e strategiche nella regione del Medio Oriente, contribuendo a creare instabilità e tensioni che avrebbero poi portato a futuri conflitti nella regione.
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